TERAMO – E’ tutto all’insegna della virtuosità il percorso ideato dall’Adsu di Teramo per evitare lo spreco alimentare, che si concretizza con la mensa solidale: tutto ciò che non viene consumato nel ‘ristorante’ dell’ateneo, viene sigillato e destinato ai meno abbienti, distribuito dagli studenti universitari che si rendono disponibili come volontari. La nuova iniziativa dell’Azienda per il diritto allo studio universitario di Teramo, partirà da domani nei locali del mercato coperto di piazza Verdi e inzialmente prevede la somministrazione di 50 pasti completi. Quanto non sarà consumato alla mensa universitaria – che distribuisce ogni giorno circa 600 pasti – sarà preparato e confezionato per la consegna alle famiglie meno abbienti della città. Per questo l’iniziativa è sostenuta anche dall’assessorato alle politiche sociali del Comune di Teramo e dalla cooperativa Blue Line che gestisce la mensa dell’Adsu. Il servizio che è stato presentato stamattina dal presidente dell’Adsu, Paolo Berardinelli e dal direttore Antonio Sorgi, sarà attivo dalle 19 alle 20 del martedì e del giovedì. Particolare soddisfazione per l’iniziativa solidale è stata espressa dall’assessore comunale Eva Guardiani, soprattutto in relazione «ad un proccupante aumento del disagio e delle difficoltà del famiglie teramane».
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